martedì 19 luglio 2011

L'ingiustizia dell'un, l'elisione dell'a

Solitamente quando sbaglio a scrivere tendo ad autocorreggermi, e tendo anche a far leggere ciò che scrivo a chi magari, per professione, è abituato a farlo.
Ma c'è un errore che, nonostante i miei sforzi, non riesco a tenere sotto controllo e, regolarmente e prepotentemente viene fuori ad ogni mio rutto letterario: Applico l'elisione dell'ultima lettera del pronome uno anche quando precede un termine di genere maschile. Probabilmente chi mi spiegò il perchè per l'uno si usa l'apocope e per l'altra si usa l'elisione mi disse che "un" esiste ed è di genere maschile, ma la mia mente sempre pronta a sostenere le rivendicazioni dei neuroni femminili (probabilmente in maggioranza anche in questo luogo) ha deciso che l'un non esiste ed uno ed una vanno sempre elisi quando la parola che segue inizia con una vocale... dice qualcuno: ma l'apostrofo consente di capire se trattasi di donna o di uomo... dico io: non credo che al giorno d'oggi un'apostrofo sia più indicativo del nome proprio di una persona o di un oggetto e soprattutto chè differenza fa se è uomo o donna se è maschio o femmina se è maschile o femminile? non sarebbe più importante sapere se trattasi di cosa o persona?
un'uomo qualunque.

mercoledì 6 luglio 2011

We stole a g from goo(g)le

Google country day Firenze, dopo aver sorbito la solita solfa su quanto è figo l'html5, quanto lontano sia dall'essere uno standard, ma che bello però ci possiamo fare i giochini e chattare coi websocket e chissà se webrtc ... dopo aver visto che c'è un'altro marketplace per le mie (web)apps ... beh... aspetto i miei colleghi markettari di ritorno dalla convention appena conclusasi pochi metri più in là in stile herbalife per l'APERITIVO... photo shooting dell'arno sul quale galleggia google ... e poi si va via... però di passaggio incappiamo in un anagramma di google gigante , photoshooting pure lì con furto(autorizzato) di piccola grande g...


si parte! io e Maria andiamo in giro con questa g sulle spalle in stile "pessimismo e indicizzazione" ma col sorriso sulle labbra... ad un certo punto decidiamo di fermarci per farci fare una foto, sistemiamo la piccola grande g su un muro e ci guardiamo attorno per cercare qualcuno per farci immortalare, pochi secondi dopo si avvicina una volante della polizia con uno di loro che parla alla radio e dice:
"Abbiamo due individui con una grossa g sulla testa"
Maria sgrana gli occhi e deve rispondere al poliziotto che chiede:
"Beh, cosa significa? lo sapete dove vi trovate?"
Ci guardiamo in faccia e rispondiamo:
"Eeeeeeeh, beeeeeh, boh!"
Il Poliziotto:
"Siete sotto la Direzione Investigativa Antimafia"
Noi:
"Si ma questa è solo la g di google"
Il Poliziotto:
"E dove l'avete presa"
Noi:
"Ad una conferenza qui a firenze, guardi questo è il cartellino"
Il Poliziotto:
"Ah, ok, da qui però vi potete togliere, c'era sembrata una manifestazione o chissà cosa"
...
"E poi qui lo sfondo è troppo grigio"
...

Allora ci spostiamo e ci facciam la foto sull'arno con la NOSTRA g.


E via... per mille nuove avventure...
Se domattina non trovate la seconda g di google sapete chi ce l'ha...